Ecommerce, SEO, Siti web, Social Media Marketing

I requisiti legali da rispettare per aprire un Ecommerce

L’ecommerce è una piattaforma web che permette di vendere e di acquistare prodotti online.
Già nel 2017 si erano toccati quasi i 2 miliardi di acquirenti online e una stima di crescita in Italia dell’8%. Nel 2021 dovrebbero raggiungersi i 2,21 miliardi.
Si tratta di volumi di acquisto decisamente interessanti e che meritano una riflessione sull’opportunità o meno di cimentarvisi, una volta che si è resi consci degli obblighi che un ecommerce comporta.

Hai deciso di vendere online ma è la prima volta che ti cimenti con le potenzialità del web? Vuoi aprire un ecommerce ma non hai ben chiaro quali sono gli obblighi legislativi ai quali devi sottoporti?
Forse farai bene a concederti qualche riflessione.

Hai bisogno di aiuto per la realizzazione o gestione del tuo ecommerce? Contattami ora!

Non c’è da scherzare con la burocrazia, siccome obblighi e doveri potrebbero scoraggiare chiunque sia alle prime armi e non adeguatamente formato in merito.

Quali sono i requisiti legali per aprire un ecommerce?

L’ecommerce è un vero e proprio negozio, seppure privo di una sede fisica, e come tale è soggetto a obblighi come quelli che gravano sui negozi tradizionali. Un vantaggio consiste nel fatto che non richiede costi legati all’affitto o allo stipendio dei cassieri, ma a livello giuridico è considerato dall’amministrazione finanziaria alla stregua degli esercizi commerciali tradizionali.
L’ecommerce sI differenzia dal marketplace siccome in quei portali oltre al titolare e ai clienti vi sono anche i venditori che si appoggiano alla piattaforma per vendere.

La Direttiva 2000/31/CE afferma che si può avviare un ecommerce senza autorizzazioni preventive (fermi restando i requisiti professionali necessari per lo svolgimento di determinate attività).

Se devi aprire un ecommerce, devi rispettare una serie di obblighi:

  • essere maggiorenne
  • essere titolare di una partita IVA (ciò da il diritto di eseguire un’attività commerciale come la vendita in modo continuativo)
  • essere iscritto alla Camera di Commercio di riferimento
  • dare alla tua società (anche individuale) una forma giuridica
  • presentare alla S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune competente e registrarsi all’INPS per i contributi previdenziali
  • registrare un indirizzo PEC per la tua azienda

Si può vendere senza partita IVA soltanto se la vendita è occasionale, ovvero in forma sporadica e non continuativa. Un ecommerce che per sua natura prevede di vendere potenzialmente in ogni momento e ogni giorno, necessita la partita IVA per attività continua.
Nel footer del sito – oppure in un’altra posizione visibile da tutte le pagine del sito – devi indicare le informazioni previste dalla normativa legate alla tua azienda come:

  • ragione sociale
  • sede legale
  • Partita IVA
  • iscrizione alla Camera di commercio
  • numero di iscrizione REA
  • capitale sociale versato e dati rilevanti
  • (eventualmente) i dati relativi alle licenze necessarie per vendere determinati tipi di prodotti

La tua società deve avere quindi una forma giuridica, che può essere ad esempio una SRL o una SRL unipersonale a seconda delle caratteristiche e delle dimensioni del tuo business.
A seconda della forma giuridica cambiano i costi ma anche le protezioni contro i creditori.

Oltre a ciò devi iscriverti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio del Comune dove la tua società ha la sede legale e ricevere una partita IVA.

Il tuo ecommerce in ogni caso deve rispettare gli obblighi informativi previsti dal Codice della Privacy e dal Codice del Consumo oltre che dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR).

Bisogna inoltre presentare la Comunicazione Unica e la S.C.I.A., da soli attraverso la propria posta elettronica certificata oppure mediante un intermediario come un commercialista. Bisogna apportare anche una dichiarazione che attesti la propria onorabilità morale: coloro che hanno subito una condanna detentiva di non meno di 3 anni o che sono riconosciuti come delinquenti abituali non possono aprire un ecommerce.

Nel caso degli ecommerce che vendono prodotti alimentari il proprietario da degli obblighi specifici e deve dimostrare:

  • di avere esercitato in proprio per due anni una attività alimentare o di somministrazione di cibi e bevande
  • di avere un titolo di studio nel settore del commercio o della preparazione degli elementi e di avere frequentato un corso in tali ambiti

Il sito, oltre alle informazioni sui prodotti, deve fornire anche quelle legate alle modalità di vendita e alla navigazione nel sito.
I clienti dell’ecommerce hanno diritto a ricevere esaustive informazioni sui propri acquisti, per questa ragione occorre rendere note:

  • la privacy policy che informa gli utenti di come vengono impiegate le informazioni che le riguardano
  • la cookie policy in merito ai cookie rilasciati dal sito
  • le condizioni generali di vendita applicate nel sito
  • le modalità di recesso
  • le eventuali limitazioni di responsabilità
  • le caratteristiche dei beni e servizi venuti
  • le modalità di pagamento applicate

Il sito web deve riportare un banner che informi l’utente del rilascio dei cookie e che gli permette di evitare il download dei cookie non essenziali, per prevenire la raccolta di informazioni personali senza consenso. Il consenso deve essere esplicito, non semplicemente continuando con la navigazione.

Una volta eseguito l’acquisto il venditore deve inviare una conferma della vendita conclusa.
Inoltre i clienti hanno a disposizione fino a 14 giorni per ripensarci e annullare l’acquisto senza penali, e il venditore ha 14 giorni di tempo a disposizione per restituire l’importo versato.

Se pensi di invitare i tuoi utenti a iscriversi alla newsletter aziendale, devi fare sì che essi accettino le tue condizioni secondo il principio del consenso double opt-in. L’iscrizione quindi deve essere confermata con doppio consenso, la prima volta al momento dell’iscrizione stessa e la seconda cliccando su un link inviato per mail. Questo deve avvenire attraverso tutti i canali mediante i quali ci si può iscrivere alla newsletter.
Il gestore dei dati del sito web deve impegnarsi a non utilizzare i dati raccolti al di fuori delle modalità per le quali sono stati collezionati.

Ovviamente, occhio alla fonte da cui provengono le immagini che utilizzi nel sito: non devono essere assolutamente coperte da copyright altrui, a meno che non siano state acquistate con regolare licenza, ma in tal caso devono essere visibili i riferimenti legali richiesti (come autore e fonte). In caso contrario si rischia di subire sanzioni e denunce!

Questi sono i principali obblighi di legge con i quali ti troverai a che fare se sceglierai di avviare un ecommerce di tua proprietà anzichè appoggiarti a piattaforme preesistenti come Amazon od Etsy.

Tu che cosa ne pensi? Parliamone qua sotto!

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